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La città cambia, e noi?

Dal 23.06.2016 al 23.07.2016

Vi proponiamo una sintesi delle attività organizzate da 'Atelier mobile a scuola' in collaborazione col nostro Ordine e presentate Il 21 giugno presso la nostra sede: un programma d'incontri su città e architettura per le scuole superiori,giunto alla 4° edizione

Conoscere per rispettare e crescere
Atelier mobile a scuola propone il programma del progetto “La città cambia, e noi?”, giunto alla quarta edizione.

Il 20 Giugno 2016 l’Ordine degli Architetti di Milano ha ospitato una giornata di studi dedicata al recente bando di concorso lanciato dal MIUR, per la progettazione di 52 scuole innovative in Italia.
I molti interventi hanno sottolineato come i nuovi edifici debbano affrontare il tema della flessibilità degli spazi e di una loro permeabilità rispetto al contesto. Si auspica una scuola trasparente verso l’esterno, capace di attrarre e accogliere le persone: un laboratorio civico in cui la qualità dell’architettura può fare la differenza.

Si inserisce in questo pensiero l’incontro avvenuto il giorno successivo, il 21 Giugno, sempre all’Ordine degli Architetti di Milano, con una trentina di docenti di Scuole Superiori milanesi. Il Presidente Valeria Bottelli ha introdotto le curatrici di Atelier mobile a scuola che, per il quarto anno, lanciano il loro programma d’incontri sull'architettura contemporanea per le scuole superiori “La città cambia, e noi?”.

“L’Ordine degli Architetti è un Ente di diritto pubblico - ha ricordato Bottelli - contrariamente a quanto si pensi non è al servizio degli architetti, ma della comunità dei “consumatori” di architettura. Con questo progetto siamo riusciti a raggiungere con i valori civili dell’architettura anche il pubblico delle scuole.”

L’idea, patrocinata da subito dall’Ordine milanese, nasce sulla base di diverse esperienze già consolidate all'estero. Divulgare una "grammatica di base" per comprendere lo spazio antropizzato, formare cittadini più rispettosi dell'ambiente e anche qualche appassionato di architettura contemporanea, perché la qualità della nostra vita è determinata anche dallo spazio della città in cui viviamo. Milano è segnata da profonde trasformazioni che ne stanno cambiando radicalmente il volto: nuovi spazi urbani e nuove architetture ridisegnano la nostra città.

Il progetto “La città cambia, e noi?” vuole portare nelle scuole superiori milanesi un percorso formativo dedicato alla comprensione dello spazio della città, per sviluppare negli studenti un atteggiamento consapevole, responsabile e creativo verso tre percorsi didattici che hanno funzionato da subito, a prescindere dal tipo di scuola (pubblica, privata, liceo o istituto tecnico), grazie all’approccio interdisciplinare, indispensabile per comprendere l'architettura che è arte, tecnica e scienza al tempo stesso. Sono stati scelti da 17 Scuole, 61 classi, per un totale di 1.342 studenti.

Eccone i dettagli.
1 "Forme dello spazio"
2 "I ritmi della città"
3 "Tracce di futuro"

Atelier mobile a scuola mette a punto con i docenti il programma più adatto: in alcuni casi all’interno delle ore di didattica, in altri, come percorso extra curricolare, con l’incentivo dei crediti formativi.

Quest’anno l’idea è quella di concentrarsi su spazi in forte cambiamento:
- i luoghi per esporre arte, innesti di cultura, che possono cambiare la fruizione di una zona, offrendo anche servizi educativi e nuove modalità di agire nel contesto urbano.
- le nuove strutture dedicate alla formazione e all’apprendimento. Welfare urbano, volto a rispondere e interpretare nuove esigenze
- i luoghi di lavoro - terziario avanzato - strutture private che possono aprirsi a una funzione pubblica
- l’esperienza dell’abitare - nuovi modelli culturali e nuove forme di inclusione, condivisione e innovazione

Ogni anno è importante andare a scoprire nuove zone della città, nuovi spazi da imparare a leggere con un approccio critico, per conoscerli, apprezzarli e utilizzarli in tutte le loro potenzialità.

La novità del programma di quest’anno sta anche nelle proposte relative all’alternanza scuola lavoro. Le curatrici di Atelier mobile a scuola hanno messo a punto 4 possibili percorsi modulabili fino a 200 ore e finalizzati allo sviluppo di valori civici e all’acquisizione di competenze professionali legate al mondo del costruito grazie alla committenza di aziende e istituzioni del settore.

Le quattro proposte - qui descritte in dettaglio - si articolano su temi diversi, ma hanno tutte una fase analitica, una parte di workshop e lavoro in gruppo e il coinvolgimento dei aziende come committenti di un esito progettuale.

1 Tutto sul mio quartiere
Realizzazione di una mappatura del quartiere in cui è inserita la scuola, con particolare attenzione all’evoluzione del tessuto urbano e delle sue architetture nella storia, per effettuare visite guidate ad hoc, una mostra o mappe, per le Aziende e gli Enti inseriti nel territorio.

2 Museo d’impresa
Realizzazione del progetto di museo aziendale per una serie di imprese milanesi, che desiderano dotarsi di questo strumento di comunicazione.

3 Lavorare oggi
Lettura fotografica di un’architettura contemporanea e degli spazi che offre alla città: esplorazione delle nuove tipologie di “luoghi di lavoro”, del disegno distributivo e degli ambienti interni ed esterni, per cogliere le nuove modalità di organizzazione de lavoro. Organizzazione di una mostra a conclusione dell’attività svolta

4 "Oltre la scuola"
Ideazione di un progetto di trasformazione di un complesso scolastico, applicando i requisiti richiesti nel bando lanciato dal MIUR il 5 maggio 2016 per nuove scuole sostenibili, all'avanguardia, a misura di studente L’incontro si conclude con molte domande sulle modalità operative delle proposte, la loro sostenibilità finanziaria e lo stato di avanzamento delle adesioni delle aziende. I docenti hanno sulle spalle un primo anno di esperienza e vedono lievitare il numero degli studenti e la mole di lavoro, legata alla burocrazia e alle valutazioni previste dal protocollo.

Sicuramente il progetto Alternanza Scuola Lavoro è ambizioso, faticoso ma necessario, utilissimo per avvicinare i ragazzi agli impegni del futuro e per creare sinergie fra scuola e mondo del lavoro lavorando su integrazione, connessione e comunicazione. In questo scenario, la conoscenza della città e dell’architettura possono costituire un primo passo importante, soprattutto in progetti in cui un giovane si misura con committenza e problemi reali.

Susanna Conte

 

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