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Padiglione del centro polivalente di Norcia

Dal 27.03.2018 al 27.05.2018

Riceviamo e pubblichiamo una petizione lanciata per il dissequestro del padiglione del centro polivalente realizzato a Norcia dall'architetto Stefano Boeri

Riceviamo e pubblichiamo una petizione lanciata da un iscritto all'Ordine di Milano - l'architetto Emilio Battisti - per il dissequestro del padiglione del centro polivalente realizzato a Norcia dall'architetto Stefano Boeri. 

La petizione è sottoscrivibile qui
 

Colleghe e colleghi carissimi,

come potete vedere abbiamo già raggiunto mille adesioni alla petizione che ho lanciato con AVAAZ.org per sollecitare Alessandro Cannevale Procuratore della Repubblica di Spoleto a dissequestrare il padiglione del Centro polivalente realizzato a Norcia e rimettere a disposizione della popolazione colpita dal terremoto un luogo protetto e sicuro per svolgere le proprie attività istituzionali e sociali.

E' dimostrato che, al fine dell'accertamento delle eventuali responsabilità per l'inosservanza delle norme urbanistiche e ambientali, il sequestro del Centro polivalente non è di alcuna utilità. Anzi, per certi versi, le polemiche non fanno che ostacolare il regolare svolgersi dell'azione giudiziaria e la possibilità di comprendere la situazione da parte di tutti.

Ad evitare che le lungaggini burocratiche provochino ulteriori disagi ai cittadini di Norcia stiamo chiedendo che il dissequestro sia attuato immediatamente con un provvedimento del procuratore della Repubblica di Spoleto Alessandro Cannevale che, riconoscendo l'inutilità e non obbligatorietà del sequestro lo revochi motu proprio.

Nel fornire le giustificazioni per il suo operato il procuratore ha precisato: “Né in seguito agli eventi sismici del 2016 né in seguito ai precedenti terremoti, la normativa di emergenza ha mai neppure lontanamente ipotizzato che ai sindaci, alla protezione civile o ad altre autorità fosse consentito autorizzare nuove costruzioni derogando in via generale e incondizionata alle norme urbanistiche ordinarie.” Secondo l'accusa, mancherebbe un titolo abilitativo valido e sarebbero stati violati i vincoli paesaggistici del Parco naturale dei Monti Sibillini e dei siti Natura 2000.”

Ma se anche tutto ciò fosse vero come può il procuratore affermare, purché sia minimamente responsabile, che "Il sequestro della struttura non può provocare pregiudizi o ritardi all'opera di ricostruzione, né all'assistenza alle popolazioni in caso di futuri terremoti”?

Il numero di adesioni ricevuto è già un ottimo risultato ma ritengo che, per essere ascoltati come architetti e come cittadini si debba fare di più.

Invito chi non l'avesse ancora fatto ad aderire alla petizione e inoltrarla ai propri contatti.

Emilio Battisti

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