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Programma Parcelle: un bilancio di fine anno

Dal 19.12.2011 al 31.01.2012

Ben 13 mila accessi al programma di calcolo degli onorari, accessibile attraverso l'area riservata, in attesa della versione accessibile a tutti

Tempo di bilanci a fine anno anche per i servizi che l’Ordine eroga attraverso il proprio sito e i propri sportelli. Oltre 13 mila accessi in quest'anno di attività.
La nuova versione del programma per il calcolo degli onorari professionali, da maggio 2011 è dotato di una interfaccia più semplice ed immediata.
Il programma è utilizzabile on-line accedendo alla propria area riservata sul sito dell’Ordine.

Oltre che al calcolo degli onorari secondo quanto contenuto nella Legge 143/49 per i lavori privati e nel Decreto 4 aprile 2001 per i lavori pubblici, il software permette di compilare le parcelle relative a prestazioni a suo tempo non contemplate, ma oggi quotidianamente svolte, quali ad esempio il coordinamento della sicurezza, la valutazione e certificazione energetica degli edifici, l’ottenimento dei titoli abilitativi (Permesso di Costruire, DIA, ecc.),  la Direzione artistica e altre ancora, secondo le indicazione della Consulta Lombarda degli Architetti, dell'Ordine di Milano e del Consiglio Nazionale.

Soprattutto per chi ha meno dimestichezza con il calcolo degli onorari, l’utilizzo di un programma così completo permette di fare mente locale anche riguardo le prestazioni da garantire al committente, la dove non considerate, e il loro valore economico.

È sempre attivo, per chiarimenti ed approfondimenti, lo Sportello Tariffe, a cui è possibile rivolgersi per appuntamento:
Segreteria parcelle:
N° telef. 02/62 534 251 – 252
fax 02/62 534 209
Email: parcelle@ordinearchitetti.mi.it
Email PEC: parcelle@oamilano.it

Dal 14 febbraio avrà inizio un piccolo corso dedicato all’applicazione delle tariffe e la stesura delle parcelle, di cui vi daremo approfondimenti a gennaio.



Ne parliamo con il coordinatore della Commissione, l’arch. Carlo Lanza.
Il programma di calcolo delle parcelle professionali curato da Tecno bit e da voi coadiuvato nella messa a punto dei parametri e contenuti, è stato di molto aggiornato a maggio 2011.
1-      Che bilancio possiamo fare di questi primi 6 mesi di utilizzo?

Come Sportello non abbiamo un preciso riscontro in quanto chi si rivolge a noi è in genere in difficoltà per molteplici ragioni, tra le quali anche la compilazione di una parcella. I principali problemi riguardano la collocazione delle prestazioni, svolte o da svolgere, in un quadro codificato di definizioni condivise (cos’è un progetto esecutivo, fino a dove si deve spingere la direzione dei lavori, pretese dei committenti a cui non si sa che cosa rispondere, ecc.). Certamente quando i colleghi mostrano di non essere in grado di mettere in relazione la propria attività professionale con i parametri di valutazione economica della prestazione, la Commissione Tariffe, dopo aver descritto i criteri contenuti nelle tariffe e nelle interpretazioni ufficiali, li indirizza verso l'utilizzo del programma presente nel nostro sito. C'è da augurarsi che i colleghi che hanno provato ad utilizzare “Parcelle OnLine” abbiano trovato la soluzione ai problemi che normalmente vengono portati alla Commissione per essere affrontati e risolti. Sarebbe un ottimo risultato, ma la Commissione non lo verrà mai a sapere …..
 
2-     Dai dati che ci sono stati forniti, quest’anno ci sono state ben 13.756 parcelle calcolate con il programma messo a punto attraverso la vostra collaborazione.
Più che raddoppiati gli accessi a seguito dell’uscita della nuova versione.
Rispetto alle consulenze richieste al vostro sportello, attivo presso l’Ordine e sempre disponibile su appuntamento, la consapevolezza degli iscritti che usufruiscono di questo servizio è in qualche modo aumentata?

Credo sia passato troppo poco tempo per poter fare qualsiasi bilancio qualitativo. Certamente il numero di parcelle calcolate via internet dai colleghi mostra comunque un enorme interesse per il tema, indotto forse anche dai nostri ripetuti appelli all’approfondimento dei principi contenuti nella tariffa (di cui il programma ne è solo la “calcolatrice”): anche il “passa parola” tra chi ci ha incontrato e gli altri colleghi può essere stato utile. Per altro il programma, oltre ad essere abbastanza intuitivo (a questo scopo è sempre monitorato per migliorarne costantemente l’uso), induce ad esplorare le opzioni che vengono messe in evidenza a chi lo apre ed in questo modo porta a conoscere (o anche solo a ricordare, per chi se ne è dimenticato) le diverse opportunità contenute nelle tariffe e che possono far riconoscere economicamente le proprie prestazioni.
 
3-      In che modo il professionista può avvalersi del calcolo a parcellario con i propri clienti?
 Il tema è arduo, soprattutto da quando è invalsa l’abitudine a considerare decadute le tariffe professionali: in nome delle cosiddette “liberalizzazioni” e prima che queste venissero codificate, l’opinione pubblica, indotta in ciò da campagne giornalistiche di facile presa, ha ritenuto superato ogni riferimento alla legge.
L’utilizzo del programma, che proprio in ossequio alle norme che consentono di discostarsi dai valori di tariffa (abolizione dei minimi inderogabili, dettata dal cosiddetto “decreto Bersani”) permette di considerare in modo puntuale e articolato questa opportunità, può far emergere, in un dialogo costruttivo con il cliente, l’effettivo contenuto delle prestazioni richieste e, di conseguenza, il valore economico da assegnare alle stesse.
 
4-      Quali sono le modalità più efficaci di prospettare la correttezza del proprio compenso?
Non vi è dubbio che l’unico modo per creare una corretta relazione tra la prestazione professionale e l’equo compenso è la trasparenza. Da una parte una precisa identificazione dei compiti che vengono assegnati, da esporre con la massima cura (per i lavori privati è  riferimento ai Protocolli Prestazionali come traccia, da rielaborare per la loro esposizione al cliente) e di conseguenza la valutazione della tariffa professionale come parametro di riferimento, da incrementare o ridurre in funzione delle specificità di ogni singolo caso. Non bisogna mai dimenticare, inoltre, che, assieme alla “scienza “ e alla “coscienza” che il professionista mette a disposizione del cliente, c’è anche la “responsabilità” che ci si assume e che va in ogni caso riconosciuta e adeguatamente compensata.
 
5-      Quali le questioni più spesso rivolte in questi ultimi tempi al vostro sportello?
La varietà delle questioni che vengono poste da chi chiede aiuto allo Sportello tariffe è tale da non consentire di affermare che taluni problemi sono più o meno frequenti di altri.
Il vero problema, come si diceva prima, sta nell’inquadrare la prestazione professionale che i nostri colleghi ci illustrano, in un sistema di regole dettate dalle tariffe: il compito a cui è chiamata la Commissione è quello, cioè, di tradurre le attività apparentemente più disparate nel linguaggio contenuto nella legge e nelle norme di riferimento.

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