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Margherita Bianco Architetto – con Romolo Pugliese in via Toce

Dal 29.05.2012 al 29.06.2012

Progettato secondo i diversi standard qualitativi CasaClima Gold, LEED, e Cened classe A+. Un edificio che anticipa di 8 anni la Direttiva Europea 2010/31/CE verso zero consumo energetico

“Progettato con standard qualitativi CasaClima Gold e certificazione LEED, con indice termico di progetto 9 Kwh/mqa. Un edificio a consumo quasi zero (meno di 100 euro l'anno per riscaldare un appartamento di 100mq) che anticipa di 8 anni la Direttiva Europea 2010/31/CE. Il progetto è dell'Arch. Margherita Bianco che legge in copia; la consulenza per la certificazione CasaClima Gold è dello scrivente”.
Così l’architetto Romolo Pugliese, consulente CasaClima del progetto ci scriveva per presentare il cantiere oggetto di questo Giornale.

Il sopralluogo in via Toce, all’Isola,  si è svolto insieme alla progettista,  Margherita Bianco, al consulente CasaClima Romolo Pugliese, il certificatore Cened per classe A+ Walter Zaninelli e il capocantiere dell’impresa geom. Daniele Braidich: una comitiva che costituisce  solo una parte del pool di attori coinvolti in questo delicato processo di certificazione, che passa attraverso una costante azione di monitoraggio e ridefinizione –la dove necessario- del lavoro di cantiere.

Margherita Bianco, mentre il folto drappello si muove attraverso i vari piani della costruzione, mi descrive  i principali caratteri del progetto. Un edificio residenziale, sviluppato su 7 livelli, di cui parte degli ultimi due destinati a sottotetto non abitabile. 11 appartamenti per 760 mq di slp. Il piano terra è occupato da un locale condominiale deputato a sala riunione sul fronte strada, dai locali tecnici dedicati a centrale termica, locali impianti e locale rifiuti, oltre che dall'autorimessa nella parte interna del lotto.
Sostanzialmente un progetto di completamento della cortina edilizia a sostituzione di una preesistenza residenziale/artigianale. Continuità ulteriormente segnata da un basamento in ‘ceppo’ di cui sono rivestiti i primi due livelli, corrispondenti al modulo dell’altezza dei laboratori confinanti, ma aperto da ampie vetrate attraverso cui sarà possibile nelle intenzioni del progetto intravedere dalla strada il verde del giardino interno.
In elevazione la trama regolare delle facciate è scandita dall’inserimento in profondità di logge; in copertura viene ripresa infine la pietra nel disegno del coronamento a schermatura dei tetti piani dove sono collocati i pannelli solari e gli impianti centralizzati del condizionamento e della ventilazione meccanica degli appartamenti.

È l’operatore, di concerto con la progettista, ad aver stabilito di qualificare l’edificio secondo standard avanzati, in termini sia di risparmio energetico che di benessere fisico dei residenti. Che significa certificazione CasaClima e Leed. Due sistemi che offrono metodologie e obiettivi diversi tra loro, ma che integrati garantiscono all’utente finale un acquisto non ordinario in termini di qualità. Perlomeno non oggi. Ma vediamo in dettaglio di cosa si tratta.

La certificazione CasaClima, ci spiega Romolo Pugliese,  è esplicitamente orientata a garantire il massimo comfort fisico dell’utente finale dell’edificio oltre che  una azione di  reale risparmio energetico.  In questo caso,  avendo scelto di compiere una certificazione “CasaClima Gold”, c’è stata infatti una particolare attenzione ad entrambe le componenti.

Romolo è Consulente esperto di CasaClima, e il suo ruolo è di coordinare i diversi attori coinvolti in questo protocollo nelle diverse fasi del processo: progettista,  impiantisti, impresa, fino a chi compirà i vari test fisici –come il celeberrimo Blower door- sia sul rustico che una volta completate le opere. Suo compito  è di verificare non solo la bontà dei materiali adottati –e certificati- ma anche e soprattutto delle lavorazioni, ovvero della loro messa in opera, che impongono un controllo minuto e costante del processo.
Per questo, ci spiega, è necessario un consulente che con le sue competenze coordini e segua il progetto sin dalla fase di progettazione, sappia affiancare  la direzione lavori ponendo particolare attenzione agli aspetti più delicati ma essenziali della costruzione, che alla fine del cantiere saranno verificati da un certificatore esterno. Certificatore che a sua volta afferisce all’Agenzia CasaClima della provincia autonoma di Bolzano, estraneo quindi alle diverse e specifiche dinamiche del progetto e della sua costruzione, e per questo reso in qualche modo sopra partes  nelle sue valutazioni che seguono i vari  controlli necessari alla classificazione dell'edificio. Classificazione riferita in senso generale agli aspetti legati a consumo energetico, comfort ed ecologia.
Nel corso del sopralluogo ci fa notare alcuni dettagli interessanti: lo stacco del blocco scale in c.a. mediante intercapedine tra i corpi di fabbrica e mediante l’inserto di materiale coibente anche nel getto  dei solai. Un simile elemento disgiuntore lo troviamo in corrispondenza di quasi tutte le logge e balconi, a limitazione dei ponti termici ed acustici; dove ciò non è stato possibile si è ricorsi ad un ‘impacchettamento’ delle solette  con isolamento  sia all’intradosso che all’ estradosso della soletta.
I tamponamenti perimetrali sono composti da blocchetti di calcestruzzo aerato autoclavato di materiale naturale biocompatibile ad alto rendimento termo-acustico, leggi Ytong da 25 cm di spessore, e isolamento esterno a cappotto di 18 cm, costituiti da pannelli in lana di roccia naturale a doppia densità.
Romolo ci fa notare che persino le tracce dell’impianto elettrico compiute sulle murature perimetrali sono ridotte  al minimo indispensabile.

Per gli impianti, è previsto un sistema centralizzato di caldaie a condensazione poste in un locale tecnico comune, ad alimentare i pavimenti radianti a sua volta controllati in ogni singolo locale mediante sonda e termostato. Naturalmente ogni appartamento è dotato di sistema di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore al fine di garantire costante comfort nel ricambio di aria senza la necessità di aprire i serramenti, con relativa  dispersione di energia.

I serramenti infine sono in legno rivestiti in alluminio sulla parte esterna, con falso telaio sempre in legno. Sono dotati di triplo vetro stratificato con interposta pellicola a funzione basso emissiva, con prestazioni, mi fa notare Romolo, piuttosto notevoli, considerata la natura del manufatto:  fattore solare 0,58, Uw= 0,8 W/m2K con Ug 0,6 W/m2K e Uf 1,0 W/m2K.
La posa dei serramenti, mi spiega, avverrà secondo una procedura particolare,  utilizzando appositi nastri precompressi e guaine in gomma tipo EPDM, al fine di soddisfare la verifica del blower door test. Sono inoltre installati dei cassonetti isolati con avvolgibili  esterni tipo raffstore - a doppia regolazione delle lamelle - per consentire anche il controllo dell’irraggiamento solare nel periodo estivo.

Il sistema LEED invece è un programma di certificazione volontaria sviluppato dalla americana  U.S. Green Building Council (USGBC), di recente introduzione europea. Promuove una progettazione integrata e sostenibile, incrociando l’analisi delle  prestazioni degli edifici con un’attenta  scelta dei materiali, e più in generale con i criteri di sviluppo sostenibile del sito in cui si colloca. Che significa risparmio energetico e idrico, riduzione delle emissioni di CO2, fino al controllo di qualità ecologica anche degli interni, attraverso una selezione con relativa certificazione dei materiali e delle risorse impiegate.
Tale analisi è rivolta all’intero ciclo di vita dell’edificio, attraverso la certificazione di tutte le fasi che lo definiscono: progettazione, costruzione e  manutenzione. Si tratta dunque di una ‘garanzia’ che riguarda il corretto uso di materiali sostenibili, minimizzando l’impronta ecologica dell’edificio.  

Infine la certificazione Cened (Certificazione ENergetica degli EDifici)  A+ è il livello più alto di risparmio energetico certificato secondo i nostri standard nazionali, calcolato in base al modello regionale attivo dal 2007.

Complessivamente si tratta dunque di Standard qualitativi che fanno riferimento ai livelli stabiliti dalla Direttiva Europea 2010/31/CE, in cui si parla esplicitamente di consumo di energia prossimo allo zero e che sarà d’obbligo per tutti gli edifici realizzati dopo il 2020 e per gli edifici pubblici edificati dopo il 2018.
Una norma di cui saranno gli  Stati membri a definire i valori finali dei requisiti minimi, in funzione naturalmente delle condizioni climatiche locali, ma che sperimentazioni come questa permettono di testare con il dovuto anticipo.
Un vantaggio di fatto già concreto in termini commerciali poichè, in caso di vendita o locazione,  l’indicatore di prestazione energetica dell’edificio e dell’unità immobiliare deve comparire in tutti i documenti descrittivi del bene.
Certamente l’operatore ha fatto i suoi conti, considerando che proprio per le caratteristiche dell’edificio descritto, gli appartamenti non subiranno negli anni a venire svalutazioni economiche legate ai rendimenti energetici.
Con buona pace per chi vorrà una volta acquistato l’appartamento modificarne la distribuzione: del resto bisogna pur sacrificare qualcosa alla certificabilità.

Francesco de Agostini

                                                                                                                                 
Edificio di nuova costruzione residenziale privata, 2010-2012
via toce n. 13, Milano

Progetto architettonico:  Arch. Margherita Bianco
Collaboratori:  Ing. Davide Bianco – Arch. Lucia Pongolini
Progetto strutture:  Ing. Riccardo Locatelli
Progetto impianti meccanici: Energo sas
Progetto impianti elettrici: Ing. Mauro Triulzi

Certificazione CasaClima: Arch. Romolo N. Pugliese
Certificazione Cened A+: Arch. Walter Zaninelli
Certificazione LEED: Energo sas
Consulente acustica: Ing. Ezio Rendina
Impresa: Grassi&Crespi srl - Milano
Committente: TAO88 srl - Milano

DATI DIMENSIONALI:
SLP residenza     mq  764,34
Sottotetti non abitabili mq 128,42
Terrazzi     mq 234,47
Parti comuni     mq 128,89
Box     n° 12


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