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Olivia Carone Architetto – con Olivia Carone a Bernate

Dal 26.06.2012 al 27.07.2012

Seconda puntata dedicata alla certificazione degli edifici, questa volta con il Presidente di CasaClima Network Milano. Un sopralluogo di cantiere in una abitazione monofamiliare

Seconda puntata dedicata ad approfondire il tema della certificazione degli edifici secondo criteri di risparmio energetico e tutela dell’ambiente, attraverso il protocollo CasaClima.
Ne parliamo con l’arch. Olivia Carone, Presidente di CasaClima Network Milano.
Il sopralluogo è a Bernate, dove è consulente per la certificazione del progetto di dell’ing. Luca Giordano per una abitazione monofamiliare. Una consulenza voluta e perseguita dalla proprietà a costruzione progettata e non ancora avviata.

Approfittiamo del viaggio per recarci in cantiere per fare un rapido excursus sulla storia di CasaClima. Le origini culturali, mi racconta, si confondono con la tradizione austriaca delle tecniche costruttive mediate dal rispetto dell’ambiente in cui queste sono realizzate. Tecniche che nei secoli si sono legate anche alle istituzioni di gestione del territorio da parte della comunità montana locale.
L’istituzione invece prende piede nel 1992, quando la Provincia Autonoma di Bolzano, all’interno dell'Ufficio Aria e Rumore, già Ufficio provinciale contro l'inquinamento atmosferico, costituisce un coordinamento dedito ai rapporti internazionali tra alcuni Comuni europei e gli indigeni della foresta amazzonica per la protezione del clima, organizzando numerose azioni di informazione e sensibilizzare sul rischio ambientale globale, sullo sfruttamento energetico e la valutazione delle risorse con la massima efficienza possibile.
In questi anni viene elaborato una sorta di pass energetico, definito “certificato climatico”, il cui ideatore è il Direttore di settore Norbert Lantschner, che lo battezza CasaClima /Klimahaus
Questo nuovo certificato energetico descrive in modo volutamente facile e comprensibile l’efficienza energetica di una casa, "calcolato su base scientifica con l’aiuto di istituti di ricerca internazionali", specifica Olivia.
Nel 2002 il Comune di Bolzano adotta i principi di CasaClima nel regolamento edilizio.
Nel 2006 l’ufficio Klimahaus diventa Agenzia, costituita dalla Società elettrica altoatesina, dal fondo pensione regionale e dalla Cassa di Risparmio, a definizione di un capitale pubblico per oltre il 60%, che diventerà 100% nel 2011.
Nel 2010 viene infine costituito il Network, di cui Olivia diviene referente per la Lombardia.
Oggi l’Agenzia CasaClima di Bolzano è una struttura pubblica, a direzione e coordinamento della Provincia Autonoma di Bolzano, la cui attenzione in ambito edilizio si è allargata ai campi dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili "a favore di uno sviluppo energetico sostenibile, oltre che a protezione del clima e delle risorse globali e certifica edifici in Europa ed in tutto il mondo".
Ma sta anche attraversando un momento di rinnovamento il cui esito non appare ancora chiaro. Attualmente continua a far capo direttamente al Governatore Luis Durnwalder, mentre l'ex direttore, tra i fondatori, Norbert Lantschner, ha recentemente deciso di fondare una nuova fondazione privata

Intanto arriviamo a destinazione.
L’edificio, isolato, ha una connotazione netta, moderna, impreziosita da originali rivestimenti in legno e definita da soluzioni volumentriche primarie, appunto sottolineate dal rivestimento. Complessivamente piuttosto rigoroso. Si sviluppa su due livelli, per oltre 350 mq, giorno al piano terra e notte al primo piano. Staccato, verso sud, un volume minore con tutti gli impianti, il box e i servizi piscina.
L’intervento di Olivia riguarda, come Consulente Esperto Casaclima, l’integrazione sin dalla fase progettuale di tutti gli accorgimenti necessari all’ottenimento della certificazione  secondo i criteri CasaClima Nature, ovvero un livello superiore rispetto a quello energetico Gold proposto nel precedente giornale.
La certificazione Nature coinvolge infatti nella valutazione e conseguente certificazione dell’edificio anche questioni relative l’ impatto sull'ambiente e sulla salute dell'uomo, introducendo temi quali l'ecocompatibilità dei materiali oltre che dei sistemi impiegati nella costruzione "su base scientificamente corretta e sul calcolo del Life Cycle Assessment (LCA) per tutti i materiali utilizzati", ribadisce Olivia.
Il rispetto dei parametri CasaClima applicati all’interno del sistema casa, approvati preventivamente come Casaclima regolare, devono avere anche bassi indici sia di consumo per il  riscaldamento che di emissione di CO2. Inoltre viene ampliato al rapporto con le risorse cui si attinge per la costruzione e la gestione, di cui vanno rispettati precisi criteri. Finanche negli arredi.

  • Per il legno, ad esempio, non è ammesso alcun utilizzo di essenze tropicali o di altro legname proveniente da foreste non gestite in maniera ambientalmente corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici come ad esempio il Forest Stewardship Council® .

  • Per l’acqua, è imposto l’impiego di misure tecniche per la riduzione del suo consumo.

  • Per il suolo viene richiesta la riduzione della sua sigillatura secondo un rapporto ben definito.

  • Infine sono banditi materiali come PVC o idrocarburi alogenati, ed è richiesto di  evitare l'uso di lacche e vernici contenenti solventi.

Come approfondito nella scheda allegata, la struttura portante dell’edificio è in legno senza pilastri o travi di rinforzo, ed è composta da un pannello multistrato a fibre contrapposte  detto  “x-lam”  in legno di conifera. In particolare, quello utilizzato presenta per sua conformazione delle microcamere d’aria all’interno per cui possiede un’eccezionale capacità termica e consente un livello di comfort naturale interno molto elevato reagendo agli sbalzi di temperatura molto lentamente.
E’ stato volutamente  scelto con un importante spessore (cm.30), con un cappotto esterno di rivestimento in più strati, anche delle porzioni orizzontali (cm. 10-18) e del tetto piano.
L’involucro produce un’efficienza energetica complessiva pari a 28 Kw/h/mq/a e 9 KgCo2/mq/a per la certificazione Nature. 
I serramenti in legno alluminio, molto performanti, antisfondamento, e sono calcolati ciascuno singolarmente:  fattore solare 0,48, Uw= compreso tra 0.74 e 0.99 W/m2K con Ug 0,6 W/m2K e Uf 1,1 W/m2K.
Sono stati istallati con un particolare sistema di posa per esigenze estetiche privo di coprifili che richiede oltre alla tradizionale cura nella posa, accorgimenti e tecniche collaudate per non creare vie d’aria superiori al millimetro, pena un eccesso di dispersioni che verrebbe rilevato dall’obbligatorio Blower Door Test, e costringerebbe a posarli nuovamente.

Le fondazioni aerate in cemento armato sono isolate dalla struttura emersa da speciali giunti a taglio termico. Per il resto tutto legno, unito soltanto da cavicchi ed incastri in legno, come anche per le partizioni interne dei locali, che laddove non interessate dall'accostamento di elementi di impianto, sono mantenute a vista.
Gli intonaci, dove presenti,  sono in terra cruda, che come abbiamo visto anche altrove viene utilizzato anche per migliorare le prestazioni termo-igrometriche, legate anche al fatto che la climatizzazione passa attraverso pannelli radianti posti appunto sulle pareti, da cui la necessità di regolare l’umidità interna.   

Incontriamo la proprietà, soddisfatta dal lavoro compiuto, in fase oramai di completamento.
Il progetto in termini distributivi non ha caratteri significativamente discosti da un abitazione monofamiliare tradizionale. Progettualmente si è richiesto l'introduzione di aggetti per l'opportuno ombreggiamento del piano terra, mentre è evidente l’attenzione sia ai materiali che agli impianti. Per questi ultimi sono stati installati pannelli radianti a parete –e non a pavimento, come comunemente adottati- perchè percettivamente più efficaci.
Il tutto gestito da una pompa di calore geotermica con sonde verticali e geocooling. Un sistema per il quale in estate, contrariamente che in inverno, il liquido raffrescato proveniente da sottoterra raggiunge direttamente le pareti dell’edificio senza attivare la pompa di calore e riducendo così il consumo energetico. Sono presenti anche un  impianto solare termico e fotovoltaico che porteranno i consumi quasi a zero, ovvero facendone una Near Zero-Energy-Building.

Ancora una volta si evidenzia il ruolo di coordinamento del consulente casaClima, poichè la certificazione vera e propria viene rilasciata direttamente e solo dall’Ente attraverso un  “auditore” inviato a controllo di materiali e calcoli.
Questi a sua volta redige una relazione che accompagna i test, in primis i 2 “blower door –al rustico e al finito- che spesso inducono alla sostituzione o nuova posa dei serramenti, oltre a vari test termografici di verifica dei ponti termici.

Se poi aggiungiamo che in tutto questo l’impresa non ha alcun obbligo di formazione, per quanto auspicabile in cantieri come questi, si capisce che il ruolo di affiancamento alla Direzione Lavori diventa essenziale.
Per questo è immaginabile che in un futuro non così remoto queste competenze entrino nel sistema edilizio in modo sempre più sistematico, non moltiplicando le figure ma aumentando il portato tecnico di ogni attore.

Ma intanto la diffusione del verbo passa anche attraverso queste figure di coordinamento specializzate.


Francesco de Agostini


                                                                                                                                         

Edificio di nuova costruzione residenziale privata, 2011-2012
via Vittorio Emanuele,  Bernate (MI)

Progetto architettonico:  ing. Luca Giordano
Collaboratori:  Arch. L.Colombo
Progetto strutture:  ing. Massimo Pozzi
Progetto impianti: ing. Luca Giordano

Certificazione CasaClima: Arch. Olivia P. Carone
Collaboratori:  Geom. L.Lettini
Impresa: Imp.Rescaldina, Kargruber-stoll Gmbh
Committente: - privato

DATI DIMENSIONALI:
SLP residenza     mq  375
Impianto fotovoltaico mq.10
Impianto solare termico mq. 10

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