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Commissione Parcelle e servizi agli iscritti

Dal 04.06.2014 al 04.07.2014

Con l'abolizione delle tariffe la commissione ha costruito un quadro di riferimento per il professionista, tra obbligo di parcella e contratto d’Incarico. Ne parliamo con Alberto Cesana, in commissione dal '94

Nel corso di questo ultimo anno, a seguito Legge 27 del 24 marzo 2012 di conversione del Decreto Legge n.1 del 24 gennaio 2012 (ART.9 del DL 01/2012), e la conseguente abolizione delle tariffe professionali, la Commissione Parcelle si è parecchio data da fare per costruire un quadro di riferimento a supporto del professionista, alle prese con l’obbligo di pattuire un preventivo di parcella dettagliato per singole prestazioni ed adeguato all’importanza dell’opera, che il nuovo codice deontologico, in vigore da gennaio 2014, vuole (ART. 23 e 24 ) formalizzato esplicitamente e per iscritto all'interno del Contratto d’Incarico.

Ne abbiamo parlato con Alberto Cesana, neo Presidente della Commissione, insediata il 25 febbraio 2014, di cui fa parte dal '94, che ha seguito dunque in prima persona il processo di trasformazione dell'assetto normativo, e conseguentemente delle nuove competenze cui la commissione è dedicata.
Ricordiamo infatti che è attivo e disponibile per tutti gli iscritti lo sportello di consulenza gratuito curato dalla commissione, oltre che le pratiche di convalida .


A cosa serve la Commissione parcelle, oggi che le tariffe sono state abolite?
Considerato il nuovo assetto normativo in materia di incarichi e parcelle - che sancisce la massima libertà da parte del Professionista di concordare i compensi nel modo più appropriato per ogni incarico -  visto che di conseguenza i patti tra il Committente e l’Architetto divengono basilari ed assumono, come si suol dire, la valenza di una “specifica tariffa” che regola lo “specifico incarico",  deriva che l’attività della Commissione, volta ad affrontare le questioni che stanno alla base della formulazione di un preventivo mirato di parcella, risulta ancora più importante oggi di quanto lo fosse prima, quando ancora valeva la Tariffa; la Commissione infatti oggi  mette a disposizione degli Iscritti tutto il bagaglio di esperienza maturato negli anni.

Ma voi usate parametri di confronto con le vecchie tariffe e, nel caso, in che modo si deve rendere esplicito tale riferimento nel contratto sottoscritto con la committenza?
Noi oggi nell'approccio alle pratiche ci basiamo sui patti contrattuali; ove necessita utilizziamo strumenti comparativi con i nuovi dispositivi - quali il DM 140/12 per opere private od il DM 143/13 per le OOPP; dall'esperienza di decenni derivante dall'uso delle vecchie Tariffe comunque ancora oggi si traggono utili strumenti di valutazione dei vari metodi utilizzati dai colleghi nella formulazione dei contratti.

Si rammenta che ancorché le Tariffe siano state abolite non significa che sia vietato mutuarne i metodi di calcolo in un contratto, laddove naturalmente ciò sia esplicito e concordato con la Committenza; il tutto informando in modo chiaro e trasparente che il corpo normativo da cui tali metodi sono stati mutuati non è più vigente e che l'uso di quel metodo di calci e' assolutamente votato alla trasparenza e chiarezza, senza alcun obbligo di utilizzo -  il che, rispetto ad una volta consente uso di modi diversi e mio mirati nella formulazione di un preventivo di parcella.

Oggi vige la massima libertà di espressione nella formulazione di un preventivo di parcella che, coerentemente con la volontà del Legislatore, mira a coincidere con la massima trasparenza, chiarezza e volontà di infornare il Cliente che deve essere messo in condizione di poter scegliere il Professionista migliore per l'incarico che vuole dare, al prezzo migliore che medi tra l'offerta prestazionale,  costo e risultato

Esiste un confronto delle tariffe con altri paesi europei?
In passato, in regime di valenza tariffa sono stati effettuati vari studi in merito ai diversi sistemi di calcolo di diversi Paesi; ultimamente, in occasione della redazione del Corso “Parcelle e Disciplinari di Incarico/Contratti” la Commissione Parcelle ha steso alcune interessanti slide che più che occuparsi del metodo di valutazione dei vari Ordini europei, illustra efficacemente in modo più allargato il “mercato” del lavoro dell’Architettura, i suoi interpreti e le diversità che esistono nei vari Paesi, a livello di opportunità, compenso ecc.

Quali sono i quesiti a cui in questo anno più spesso vi siete trovati a dover rispondere?
il primo è nel merito, cioè: considerata l’abolizione delle tariffe, qual è l’approccio che posso oggi avere nell’ambito della preventivazione di un incarico?
A riguardo la risposta è nella cura della stesura del contratto, dove bisogna essere il più chiari possibile nella definizione dell’incarico, spiegando e riportando al cliente tutte le prestazioni delle quali ci si dovrà occupare, con i relativi compensi -sia onorari che spese- e tempistiche, commisurati all’importanza dell’opera.
Sarà inoltre molto importante chiarire al Cliente che – ai fini della corretta e completa conduzione tecnica dell’opera  - oltre alle nostre attività professionali in incarico,  saranno magari indispensabili altre prestazioni delle quali noi non ci occuperemo, come ad esempio i progetti impiantistici, strutturali, catasto, certificazione energetico e tanto altro a seconda del tipo di intervento, evitando così gli usuali malintesi che portano il cliente a pensare di aver coperto con il nostro incarico ogni necessità tecnica.

Il secondo quesito piuttosto ricorrente riguarda le garanzie cui possiamo appellarci se sopravvengono problemi con la committenza.
Oggi l'unica garanzia risiede nella buona formulazione del Contratto, che deve essere il più chiara ed esaustiva possibile, in quanto non si deve dimenticare che esso, altrimenti detto Disciplinare di Incarico, in un certo senso, diviene in pratica la tariffa che regola quello specifico mandato, non essendovi più tariffe 'imposte' in vigore, che permettevano di essere applicabili “ex-post”.

Come è possibile avere un incontro con voi?
Ogni Iscritto può riferirsi alla nostra Segreteria di Commissione, ai numeri 02.62534251/2, e fissare un appuntamento con un Commissario della Commissione Parcelle.
L’attività dei Commissari - che ricevono il martedì pomeriggio – è rivolta sia agli Iscritti che ai Committenti e fa capo allo Sportello gratuito di consulenza,  implementato  principalmente con l’abolizione della tariffa professionale e mirante a coadiuvare l'iscritto nella formulazione dei Disciplinari/Contratti di incarico, senza naturalmente entrare nel merito dei compensi.

Il vostro parere ha valore legale?
Sì, anche se il parere del Consiglio dell'Ordine in materia di liquidazione degli onorari dovuti dal cliente al proprio Architetto è vincolante per il Giudice in sede di emissione del decreto ingiuntivo, ma non nell'eventuale fase di opposizione, nella quale il giudice può motivatamente disattendere tale parere.

Francesco de Agostini

 

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