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Costruire sul costruito

Dal 21.04.2015 al 21.05.2015

Proponiamo su Milanochecambia alcuni interventi di ricucitura e sostituzione del tessuto esistente molto diversi tra loro negli esiti ma tutti progettati su aree di tessuto denso precedentemente già costruite. Buona navigazione

Proponiamo su Milanochecambia  alcuni interventi di ricucitura del tessuto esistente molto diversi tra loro negli esiti ma tutti progettati su aree precedentemente già costruite. Operazioni di sostituzione nel tessuto denso che propongono temi di grande attualità, tra riduzione del consumo di suolo,  rigenerazione del tessuto esistente orientato al risparmio energetico e housing sociale. buona navigazione

Dal secondo dopoguerra ad oggi la costruzione di nuova architettura su aree di tessuto già consolidato è una pratica che ha portato il capoluogo lombardo a divenire una città moderna in grado di confontarsi con altre importanti esperienze europee. Se i lasciti del periodo bellico erano, nel centro cittadino, per lo più aree bombardate, oggi, mediante la dismissione di aree produttive, la rigenerazione di edifici energicamente dispersivi e gli incentivi degli strumenti urbanistici, è ancora attuale il modus operandi del "costruire sul costruito", per la riqualificazione delle aree già urbanizzate e la riduzione del consumo di suolo ai margini.

Gli interventi proposti, come dicevamo molto diversi tra loro negli esiti formali oltre che nella destinazione d'uso, nell'introdurre nuovi luoghi dell'abitare e del lavoro e congiuntamente trasformare la scena urbana in cui si insediano, propongono tutti il tema della ricucitura, se confrontati tra loro generano questioni di progetto le cui strategie e i cui obiettivi devono comunque fare i conti  con la qualità più complessiva dello spazio urbano e la sua identità.

Piano Intergrato di Intervento vie Torino, Palla, Lupetta | studio UNO-A Architetti Associati.



Compreso tra le vie Torino, Palla e Lupetta, nel cuore del centro storico di Milano, il progetto si articola su un'area segnata da una lunga storia di piani e progetti, che negli anni hanno lasciato spazio ad arbusti spontanei, conferendone maggiormente l'aspetto di vuoto urbano. Un classico esempio di ricomposizione dell'isolato e completamento della cortina edilizia con un nuovo fronte su via Torino. Destinato ad ospitare funzioni commerciali ed uffici, l'edificio è descritto dai progettisti, "composto di tre frammenti, ciascuno trattato con modalità distinte, che si adattano alle preesistenze e ne completano le volumetrie".

Intervento residenziale via Lecco 9  | studio Giuseppe Tortato Architects.



Il progetto - non realizzato - sostituisce completamente l'edificio residenziale precedentemente demolito. La proposta dichiara di voler ripristinare la cortina edilizia preesistente su viale Tunisia, fino al quinto piano, corrispondente all’altezza del vecchio edificio demolito, attraverso l'arretramento del corpo di fabbrica dal sesto al nono piano rispetto a Via Lecco.

Residenza universitaria viale Isonzo | Costa Zanibelli Architetti Associati.



Il progetto proposto dall’Università Bocconi riguarda la ristrutturazione di un edificio esistente in viale Isonzo al civico 23 e l’edificazione di un nuovo immobile al civico 21 per la realizzazione di un complesso unitario di residenze per studenti universitari. Come spiegano i progettisti, i due corpi di fabbrica, con tipologia a “T” di 5 piani per quello esistente e con tipologia a torre di 12 piani per quello di nuova edificazione, sono collegati da un corpo a due piani per gli ingressi, la distribuzione e i principali servizi comuni, conferendo comunque continuità alla cortina lungo strada.

Residenza universitaria Dubini | studio Avenue Architects- Dante Bonuccelli e Morgan Orlandi.



Il terreno interessato dall’intervento si trova nell’area della ex OM a sud di Milano, oggetto di riqualificazione urbana attraverso il P.R.U. Pompeo Leoni, composto di nuove residenze, uffici  e spazi commerciali. L’edificio, formato da 4 corpi collegati fra di loro da ponti vetrati che raggiungono una altezza di 5 piani, è organizzato attorno ad una piazza centrale aperta.

Residenza Universitaria Luigi Bocconi a cura dello Studio di Architettura Fabio Nonis.



L'edificio è localizzato in viale Bligny, in prossimità dell'università Bocconi, committente dell'intervento. Frutto della demolizione e ricostruzione di un volume preesistente in cortina, è caratterizzato da un fronte strada composto da due corpi laterali in continuità con i volumi adiacenti, attacco a terra dell’edificio, mentre il corpo centrale, che si stacca da terra e sporge rispetto al filo edilizio, segna l’ingresso al campus Bocconi.
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Francesco de Agostini
Manuele Salvetti
Alessandro Stabilini

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